I vizi degli atti processuali telematici: l’assenza di sottoscrizione digitale quale causa di inammissibilità.

di Davide Emone | 30 aprile 2020 | News

Sulla Rivista di Diritto Tributario Online (www.rivistadirittotributario.it)  è stato recentemente pubblicato un mio articolo (“Incertezze giurisprudenziali e principi generali in merito ai vizi degli atti processuali telematici”) che tratta il tema dell’adeguamento delle regole processuali che le parti devono seguire al processo tributario telematico, divenuto obbligatorio dal luglio 2019 e oggi ancora più implementato in virtù dell’emergenza per Covid-19.

 

Le questioni relative e connesse al processo telematico sono già state oggetto di diverse mie riflessioni e approfondimenti su riviste specializzate e commentari.

 

In particolare, nell’articolo sono state analizzate le conseguenze patologiche di un vizio degli atti di parti, ovvero l’assenza di sottoscrizione digitale dell’atto introduttivo di un grado di giudizio tributario di merito (Commissione Tributaria Provinciale o Regionale).

 

La sottoscrizione di un ricorso è un requisito essenziale nel processo tributario ai sensi dell’art. 18 del d.lgs. 546/92, tale che in caso di omissione ne viene sancita l’inammissibilità, con la conseguente definitività (in caso di giudizio di primo grado) dell’atto impugnato e quindi della pretesa tributaria e sanzionatoria da esso recata.

 

L’articolo analizza l’adattamento di tale disciplina al processo telematico, con la conseguente notificazione a mezzo PEC del ricorso formato come documento informatico, passando criticamente in rassegna i diversi orientamenti giurisprudenziali, per giungere ad una ricostruzione del vizio di omessa sottoscrizione digitale nei termini della nullità insanabile dell’atto, con la conseguente inammissibilità del ricorso, anche se telematico.

 

Occorre quindi fare molta attenzione, da parte del difensore del contribuente, nel predisporre gli atti processuali nelle forme telematiche previste e con tutti i loro requisiti, primi tra tutti la sottoscrizione, rischiando in caso contrario una inammissibilità della causa, con la relativa soccombenza, ed un’azione di responsabilità da parte del proprio assistito.

 

L’articolo completo può essere letto al link http://www.rivistadirittotributario.it/2020/03/25/incertezze-giurisprudenziali-principi-generali-merito-ai-vizi-degli-atti-processuali-telematici-nel-processo-tributario/